Vittorio Campanini

Questo parmigiano un po’ arioso, classe 1938, nato a S. Polo di Tortile, ha speso la sua vita lavorativa per 36 anni in una grande azienda commerciale nel cuore della nostra città. Nato in una famiglia contadina, non ha mai dimenticato le sue origini e la saggezza che la sua terra gli ha insegnato. E poeta dialettale di notevole fecondità e sono almeno cinque i libri pubblicati con un vasta raccolta di versi, rime e di cantate. A lui si deve l’iniziativa in corso volta alla diffusione e alla conoscenza del dialetto nelle scuole elementari e medie. Il progetto prevede la consegna del suo libro alle insegnanti e dato che non è possibile consegnare un libro ad ogni bambino, vengono loro fornite fotocopie con le più significative poesie nonché una dispensa che è una succinta storia del dialetto. è lui che si sobbarca l’impegno di prendere i necessari contatti con le scuole mentre gli incontri si svolgono con l’aiuto di alcuni amici del dialetto che si alternano.

Di seguito abbiamo inserito alcune delle sue poesie: L’amicissja, e Piga dolsa.Questa che segue è un bell’esempio di poesia dal contenuto importante ed è anche una delle più amate dai bambini che incontra nelle scuole.

2017 -Giulia Niang legge “l’amicissja” di Vittorio Campanini

L’amicissja

La gh’à da nasor spontaneamént, cme un fjór ch’à semnè al vént.
L ’amicissja la gh’é da regalär: l’é miga da véndor o da comprar.
Però l’amicissja, la gh’à un gran valór: la s ’ vèdda miga! La sénta sól al cór. Quand cuél äd brùtt o bél pól capitär, con ’n amigh a te t ’ pól confidar.
Chi gh’à un amigh onést e sincér, pu che i tant sold al pól valér.
Cól témp, tanti cozi a s ’ pól scordär: l’amicissja la s ’ pól miga cancelär.

2017 – Franco Greci legge “Piga dolsa” di Vittorio Campanini

Pigadólsa

A gh’ò da studjär,

a gh’ò i cómpit da fär,

a gh’ò da respirär,

a gh’ò da ripozär.

A gh’ò i cavì da pétnär,

a gh’ò la facia da lavär,

a gh’ò il scärpi da grupär,

a gh’ò la camiza da bótonär,

A gh ò sémpor da magnär,

a gh’ò da stranudär,

a gh’ò la tivu da guardär,

a gh’ò anca da zugär!!!

Bàsta!! Tutt mi gh’oja da fär?

IL DIALETTO NELLE SCUOLE DI 1° E 2° GRADO

   Da alcuni anni è in corso la più consistente iniziativa volta alla diffusione e alla conoscenza del dialetto nelle scuole. Il progetto prevede la consegna del libro del poeta Vittorio Campanini che, instancabilmente, coordina l’iniziativa, nelle scuole di 1° e 2° grado di Parma e non soltanto. Il libro, uscito con il patrocinio delle associazioni Parma Nostra, Famija Pramzàna e 50 & più, si è rivelato uno strumento molto efficacie per avvicinare al dialetto i bambini anche perché, oltre alle poesie di Vittorio Campanini, molto simpatiche e di elevato contenuto educativo, contiene anche contributi di personaggi noti ai parmigiani sensibili a queste tematiche e cioè: Vittorio Botti, Eugenio Caggiati, Giuseppe Mezzadri e Lorenzo Sartorio. È doveroso dire però che lo straordinario successo, superiore alle aspettative, si deve in gran parte alla generosità di un gruppo di amici che si spende senza riserve in questo impegnativo servizio e che dall’inizio sono stati: Alberto Michelotti che trasmetteva l’amore per i nostri valori e le nostre tradizioni con un entusiasmo che l’età non scalfisce. Enrico Maletti che vi profondeva tutta la sua esperienza di teatro e di dicitore. Maurizio Trapelli, sempre con il suo sgargiante vestito da Dsèvod, che tanto incuriosisce i bambini. L’autore Vittorio Campanini che si sobbarca l’impegno di prendere i necessari contatti con le scuole.  Ultimamente gli amici degli inizi hanno passato la mano e l’onere di questo impegnativo lavoro è sulle spalle dell’instancabile Vittorio Campani che si avvale di vari personaggi del mondo dialettale come Franco Greci capocomico della Famija, del poeta Luigi Sturma della Duchèssa, di Claudio Cavazzini della Famija Pramzàna e ancora dallo Dsevod che con simpatia e grande capacità comunicativa istruiscono i futuri parmigiani. L’ideale sarebbe stato di poter consegnare un libro a ciascun bambino ma non è stato possibile a motivo dei costi. Ad ogni scuola vengono forniti solo alcuni volumi per le insegnanti sperando che possano consentire loro di dare, in futuro,  una qualche continuità a questo progetto. Ai bambini, viene consegnata una dispensa (redatta a cura di Giuseppe Mezzadri) che contiene la storia del dialetto, filastrocche, proverbi, i nomi dei mesi e i giorni della settimana nonché poesie scelte che permettono di coinvolgere i bambini loro e le maestre, in modo da rendere simpatici e accattivanti gli incontri che i bambini dimostrano di gradire parecchio. La dispensa per l’anno 2026-2017 è stata finanziata dal Comune di Parma e dall’associazione culturale Parma Nostra. Gli incontri iniziano con l’illustrazione della dispensa e poi, il tempo rimanente, che è il maggiore, viene  utilizzato in modo gioioso e coinvolgente e comprende letture fatte fare sia ai ragazzi che alle insegnanti cosa, quest’ultima che li diverte tantissimo. cliccare per aprire la dispensa che viene consegnata ai ragazzi delle scuole  di 1° e 2° grado come spiegato nell’articolo più sotto: DISPENSA PER SCUOLE 

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