Nonostante le cure guerresche che turbavano continuamente i nostri cittadini, essi volsero il pensiero alla erezione del più bel monumento che ancor oggi vantiamo, e che è una delle più meravigliose opere d’arte che possegga l’Italia. Vogliamo dire del Battistero. Erano allora queste magnifiche costruzioni di edifìci, fatte a spese del popolo, il segno della potenza e della prosperità comunale. Quarantacinque anni addietro la città di Pisa aveva fatto sorgere il più grazioso e ornato Battistero di quei tempi e Parma ne seguiva l’esempio, dandone la commissione al parmigiano Benedetto Antelami, eccellente architetto e scultore, che seppe creare un’opera rara, per non dire unica. Gettate con grandi feste le fondamenta nell’anno 1196, vi si cominciò a battezzare nel 1216 e fu condotto a termine soltanto nel 1260, quando si poterono avere da Verona i marmi che lo rivestono.
(da 35 anni, il meglio del Lunario parmigiano)