Dario Paterlini-

DARIO PATERLINI

FOTO GRUPPO DARIO

Davanti all’osteria di Bruno il Sordo – Dario è il secondo da destra

Nella mia vita ho conosciuto parecchie persone simpatiche. Tra queste, secondo a nessuno, Dario Paterlini. Dario, amico e generosocome pochi, è scomparso da qualche anno. Abitava in via Bixio e visse la sua infanzia in quei borghi dell’Oltretorrente dei quali respirò l’aria, assorbì gli umori, i pregi, i difetti e la migliore verve dividendo con la sua gente la miseria che in quei tempi era molto grande. Amava dire: “O pran ridù int la vìtta … e magnè poch”. Sensibile ai problemi sociali è stato, per 17 anni, milite della Pubblica Assistenza. Amante della musica, del bel canto e della lirica in particolare, fu corista della Verdi per diversi anni. Richén Balzarini, suo vecchio amico e pure lui corista, ricordando la sua giovialità, mi diceva: “In coräla, quand an gh’ era miga Dario, l’ era ‘na coza dispra”. (mancava qualcosa). Dario sapeva descrivere i “suoi tempi” con un dialetto piacevolissimo e con immagini efficaci e pittoresche: “Cuand a s’ pärla ‘d Pärma vecia am grat ancòrra!”. Diceva per spiegare che ebbe, come tutti allora, i pidocchi. E continua…

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