ISA GUASTALLA

ISA GUASTALLA AL MARIA LUIGIA

Articolo di Antonio Bertoncini

Al nostor Batistéri l’é sté ‘na scuza per parlär in djalétt: a cimentarsi con la lingua madre dei nostri nonni è stata la professoressa Isa Guastalla, allieva di Attilio Bertolucci, già docente di italiano e latino al Marconi, che ha accolto l’invito della Consulta per il dialetto parmigiano a tenere una conferenza presso il teatro del Convitto Maria Luigia, per spiegare in vernacolo il suo particolare amore per la piazza più bella di Parma e soprattutto per quel  capolavoro assoluto, che è il Battistero ottagonale dell’Antelami.

Isa Guastalla al Maria Luigia

ISA GUASTALLA AL MARIA LUIGIA Articolo di Antonio Bertoncini

Al nostor Batistéri l’é sté ‘na scuza per parlär in djalétt: a cimentarsi con la lingua madre dei nostri nonni è stata la professoressa Isa Guastalla, allieva di Attilio Bertolucci, già docente di italiano e latino al Marconi, che ha accolto l’invito della Consulta per il dialetto parmigiano a tenere una conferenza presso il teatro del Convitto Maria Luigia, per spiegare in vernacolo il suo particolare amore per la piazza più bella di Parma e soprattutto per quel  capolavoro assoluto, che è il Battistero ottagonale dell’Antelami. “Non l’abbiamo chiamata a caso – ha affermato Giovanni Mori, curatore della rassegna “Diciamolo in dialetto” – ma perché Isa Guastalla, per il suo riconosciuto alto spessore culturale, è la dimostrazione che il dialetto non è la lingua degli ignoranti, ma un patrimonio da conservare e valorizzare, da sdoganare per chi lo conosce ma si vergogna e non lo parlerebbe neppure sotto tortura”. Ma il faticoso lavoro della Consulta sembra dare buoni frutti, se – come ha reso noto Giuseppe Mezzadri in apertura della conferenza – sono già 53 gli iscritti al corso di dialetto che si terrà presso la Famija Pramzàna. Intanto è arrivata questa apprezzata conferenza di una donna di cultura che non è una storica dell’arte, ma riesce a trasmettere la passione per una delle più alte espressioni culturali dell’epoca medioevale: “In-t-al Batistéri – ha spiegato – a gh’è tutta la storia dal Cristianezim, a gh’è sémpor quél da imparär a guarderol”. E ha dimostrato come architettura, scultura e pittura si fondano mirabilmente nel monumento antelamico, con la sua pianta ottagonale e i suoi stupendi portali, a cominciare da quello dell’Adorazione dei Magi (in cui c’è la “firma” dell’Antelami), per passare al Giudizio Universale (“con un Dio ch’al fa un po’ paura”), per arrivare all’Albero della vita (“indò il bestij i rosgon il ravizi”). All’interno, la vita di tutti i giorni con le stagioni (“béla bombén la Primavera”) e i mesi rappresentati dal lavoro: znär a taca al fógh, farvär con i lavór di camp, märs col subjól ch’al la sónna quand al vól”), zuggn con la misóra cla taja al formént, par rivär a novémbor con la bedräva e a dzémbor con la podadura. Poi c’è la cupola che mette insieme il Vecchio e il Nuovo Testamento, e c’è la statua di Salomone con la Regina di Saba, a chiudere la non facile ma gradevole lezione della “prof Guastalla”. Rigorosamente in dialetto anche l’intervento del docente universitario Guido Michelini, che è partito dalle origini della nostra lingua, figlia del latino volgare e degli idiomi celtici, per spiegare che “al dialétt  al ne sparirà miga, mo al cambiarà bombén”, proprio perché è ancora vivo e fa parte della nostra identità culturale.

 

Attualità

NOTA: la nascita e l’evoluzione del nostro dialetto è meglio raccontata nel pagina ASPETTI STORICI mentre questa contiene contributi più legati alla situazione più recente ed attuale.

2016 – prof. Guido Michelini, dopo quattro anni di lavoro,  ha dato alle stampe la prima grammatica completa del dialetto parmigiano. IL DIALETTO DI PARMA – Il sistema linguistico. Come Consulta lo abbiamo aiutato in alcune verifiche e il professore, per gentilezza, ci ha chiesto di scrivere la prefazione del libro che inseriamo  subito dopo la presentazione dell’autore.

PREMESSA DELL’AUTORE Il progetto di questo libro nacque durante un incontro sul dialetto parmigiano svoltosi nel luglio del 2013 nell’Oratorio Nuovo della Biblioteca Civica, quando l’esperta di cultura locale Carlotta Capacchi invitò i linguisti presenti a scrivere una nuova grammatica che si affiancasse…..PREMESSA DELL’AUTORE – cliccare per il testo

IL PERIMETRO DEL DIALETTO – Breve presentazione della grammatica di Michelini a cura di Ivan Orsini, funzionario dell’Istituto dei beni artistici e culturali della Regione Emilia Romagna. cliccare per il testo  IL PERIMETRO DEL DIALETTO       (pubblicato sulla rivista http://rivista.ibc.regione.emilia-romagna.it/xw-201702/xw-201702-a0011

PREFAZIONE (a cura della Consulta) La Consulta è grata a Michelini per il grosso lavoro compiuto, grazie al quale si può disporre oggi di una grammatica di cui si sentiva la mancanza. Ritiene che sarà uno strumento utile per tutte le persone interessate al dialetto parmigiano: sia quelle che vogliono studiarlo….cliccare per il testo PREFAZIONE a cura della Consulta

L’ODIERNA FUNZIONE DEL DIALETTO di Guido MIchelini –  Contributo del professore per gli incontri del Progetto LINGUA E CULTURA DI PARMA – Oggi viviamo in una società fortemente scolarizzata nella quale le persone delle generazioni più giovani sono in grado di esprimersi in italiano in qualsiasi situazione comunicativa. Per tale ragione il dialetto non è più indispensabile per la comunicazione linguistica e, di conseguenza, viene parlato sempre meno….cliccare per testo completo ODIERNA FUNZIONE DEL DIALETTO

LA GRAFIA – Come si sono evolute le proposte di Grafia 1944 – Con il suo volumetto “Il dialetto vivo di Parma e la sua letteratura” l’avv. Jacopo Bocchialini ha cercato di mettere un po’ di ordine nelle norme grammaticali del nostro dialetto.

1992 -Il professor Guglielmo Capacchi, autore del prezioso dizionario Italiano-dialetto, per quanto attiene la grafia, ha aggiornato, codificato e in parte modificato le proposte di Jacopo Bocchialini.

2016 – Il prof. Guido Michelini ha proposto un diverso sistema di grafia del dialetto declinato in due diverse modalità. Una prima modalità che cerca di cogliere tutte le sfumature della fonetica e una seconda che possiamo definire semplificata e che è quella più interessante per i non specialisti. Di seguito un’indicazione stringata relativa alla grafia delle vocali…cliccare per il testo La scrittura del dialetto parmigiano

 PROGETTO “LINGUA E CULTURA DI PARMA” È un progetto che, secondo l’idea proposta da Giovanni Mori, e fin qui sostenuta da Parma Nostra, si prefigge di dimostrare che parlare in dialetto è bello e non può più essere considerato un segno di ignoranza e di volgarità, tant’è che anche persone di elevata cultura non si vergognano di parlarlo. Il progetto prevede l’organizzazione di eventi che, lungi dal contrapporsi agli spettacoli di compagnie dialettali, che certamente sono comunque utili alla causa del dialetto, vuole mostrare come la nostra importante seconda lingua possa e debba essere usata anche fuori dal palcoscenico perché ancora viva e soprattutto bella. Ogni evento prevede che un personaggio noto e di indiscussa cultura svolga il tema concordato in dialetto.

PAPA FRANCESCO, di recente, ha detto che «La fede si trasmette solo in dialetto, la lingua intima delle famiglie» cliccare per il testo completo   cliccare per il testo COMPLETO

I BUONI ESEMPI – IL VESCOVO DI TREVISO LEGGE LA BIBBIA IN FRIULANO quando il dialetto è amato e difeso può capitare anche un evento come questo…Commozione e silenzio per la lettura della “bibie”. In tantissimi all’oratorio della Purità (Udine) per la maratona in friulano dove Monsignor Mazzocato (Arcivescovo di Treviso) apre la Genesi. La Bibie in marilenghe sta catturando centinaia di fedeli….cliccare per il pezzo completo BIBBIA IN FRIULANO

GIOVANNI MORI
Docente universitario in pensione, classe 1944, appassionato del nostro dialetto e della nostra cultura, precursore dell’utilizzo del doppiaggio dei film per la promozione del dialetto, Mori ha il merito di offrire al mondo del dialetto riflessioni che vanno dal suo valore del quale mette a fuoco aspetti interessanti quanto poco studiati a proposte originali volte a promuoverne l’uso parlato…. (Interessanti contributi di Giovanni Mori, sempre ispirati dalla convinzione che il dialetto di salva soprattutto parlandolo, sono:  Appendix Probi ; il Motodialetto Il dialetto parlato.) cliccare per i testi

VALORIZZAZIONE DEL DIALETTO

Le persone che hanno a cuore la nostra città, le sue tradizioni e la sua parlata dovrebbero essere grati a coloro che, in vari modi tramite commedie, spettacoli, scritti o altro, contribuiscono a diffondere e valorizzare il nostro dialetto. In particolare dovrebbero esserlo nei confronti di coloro che evitando inutili volgarità o situazioni nelle quali il dialetto viene percepito unicamente come mezzo per far ridere, contribuiscono a dargli una immagine positiva e a togliergli quella incrostazione di equivalenza dialetto-ignoranza che ancora in parte sussiste. I linguisti, e il buon senso, ci dicono che non esistono lingue volgari ma esistono persone che utilizzano la lingua in modo volgare. Quando succede non si fa un buon servizio al dialetto ma, al contrario, si contribuisce a mantenere nei suoi confronti quei pregiudizi che fanno sì che anche persone che lo conoscono non lo parlano spesso come invece sarebbe bello che facessero.

INSEGNAMENTO DEL DIALETTO

La Consulta, in collaborazione con la Famija Pramzàana e la Bibblioteca Civica del Comune di Parma organizza ogni anno un Corso di dialetto. Quello che inizierà verso la fine di quest’anno 2017 sarà il terzo. Nella pagina SUSSIDI – Dispense audio e scritte è possibile vedere le dispense redatte per il 2016. Sempre nella pagina SUSSIDI – Scuola è invece possibile vedere la dispensa che un gruppo di volonterosi distribuisce in occasione degli incontri nelle scuole di 1° e 2° grado.

Iniziative della Consulta per il dialetto

È il libro dei sogni della Consulta…. clicca qui INIZIATIVE

I° incontro del Progetto “Lingua e cultura di Parma” – Parma Nostra, presso la sede della Croce Rossa di Parma, il 7 giugno scorso, ha organizzato il primo incontro del progetto “Lingua e cultura di Parma”. Il progetto è nato da una intuizione/suggerimento del prof. Giovanni Mori, e si pensa possa essere il primo di una serie, si prefigge lo scopo di dimostrare che è bello parlare in dialetto e che anche persone di cultura elevata non si vergognano di parlarlo….cliccare per il testo completo PROGETTO LINGUA E CULTURA DI PARMA